L’unica vera differenza tra le due tipologie di licenze, ragionando solo in termini di costi, è che nel commerciale si paga la licenza e nell’OpenSource invece no.
In realtà un software per poter definirsi OpenSource ha bisogno di una comunità di sviluppo che gestisca tutte le normali attività per lo sviluppo software: progettazione, implementazione e test.
La comunità di sviluppo è un insieme di collaboratori (privati o aziende) che condividono le proprie forze per l’implementazione di un progetto che benefici ciascuno di loro. In genere una comunità utilizza metodi e tecnologie di implementazione software standard ed il progetto è aperto a chiunque volesse contribuire.
Tra i servizi proposti dai fornitori di software OpenSource che da fornitori di software commerciale non ci sono più grosse differenze.
Tutte le attività gestite sia da fornitori di software OpenSource che dai fornitori di software commerciale, oramai, stanno progressivamente convergendo ad uniche attività per l’assistenza al cliente, la formazione e la configurazione del sistema gestionale. Molte volte nei software commerciali questi costi sono contenuti nella licenza mentre in quelli OpenSource questi costi vengono dichiarati direttamente sui contratti di fornitura.
E’ molto importante, quindi, affidarsi a software di buona qualità e gestito da aziende o, nel caso di OpenSource, a comunità ben strutturate e capaci di far fronte a grossi investimenti per la manutenzione del gestionale.
Ad ogni modo, qualsiasi software, sia esso commerciale che OpenSource, potrebbe far lievitare i costi solo durante la fase di configurazione. In molti casi, non potendo preventivare questi costi, l’imprenditore si trova a dover affrontare ulteriori spese aggiuntive per la corretta configurazione del sistema o per la terminazione del processo di migrazione del gestionale aziendale.
Talvolta, per i motivi descritti sopra, si potrebbero incrinare anche i rapporti con i fornitori del sistema gestionale.